L’emancipazione con parità toponomastica

La retorica paritaria quando si combina col furore femminista raggiunge apici di cretinite difficili da euguagliare. Alla vigilia dell’otto marzo a Milano le donne del PD chiedono che il numero di strade intitolate alle donne sia pari a quelle intestate agli uomini, quasi si trattasse di una faccenda burocratica pensano di poter declinare al femminile anche la storia così come hanno preteso ed ottenuto di piegare al femminile le regole della grammatica con una direttiva. Chiunque sfogli un sussidiario delle elementari comprende che la storia è stata fatta e scritta quasi esclusivamente dagli uomini ed è questa la sola ragione per la quale le strade sono intestate in gran parte a personaggi maschili. Le donne hanno sempre svolto un ruolo di gran lunga più importante e meno effimero: garantire la prosecuzione della specie. Ora sono stanche, vogliono godersela e da una quarantina d’anni rivendicano il diritto al riposo. Ancora un pò e pretenderanno dai maschi di scambiare i testicoli con le loro ovaie.

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