Han capito tutto ma non bastano i sillogismi per incastrare Mannino e Dell’Utri

Non basta avere frequentazioni mafiose per la giurisprudenza i sillogismi non contano e dell’Utri la passa liscia come la fece franca Mannino. Fondamentale è stata infatti per la sentenza di cancellazione della condanna a Dell’Utri, la pronuncia della Cassazione che salvò Calogero Mannino nella quale si citavano frequentazioni mafiose ben più numerose di quelle contestate a Dell’Utri ma che per i giudici NON sono elementi rilevanti e sufficienti a motivare sentenze di condanna. Intanto Mannino ascoltato a sua insaputa, confessa a Gargani ex Dc, ex Ppi, commissario dell’Agcom, poi transitato in Forza Italia e di lì confluito nel Pdl, eletto europarlamentare, da poco passato all’Udc di Casini: Questa volta, se non siamo uniti, ci incastrano. Hanno capito tutto. Secondo quanto riferito ai PM di Palermo da Sandra Amurri, giornalista del Fattoquotidiano in quello che si delinea come un vero e proprio scoop, suo malgrado si trova ad ascoltare per strada le parole di tormento dell’ex ministro per il mezzogiorno Mannino, che rivelano come per suo tramite la corrente di De Mita avrebbe esercitato pressioni per alleggerire i regimi di 41bis ai boss in detezione nel quadro della trattativa Stato-mafia cui si opponeva nella maniera intransigente che gli era propria, Paolo Borsellino. La lettura di quest’articolo è davvero di grande interesse. Non sarà una prova giudiziaria ma certamente contribuisce a ricostruire in modo plausibile, un clima e circostanze altrimenti inspiegabili.

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