che cosa stai facendo Giorgia?

La destra, non sembra propriamente lucida e pronta come prometteva, sul da farsi. Non dice una parola chiara sulla autonomia differenziata anzi, parrebbe disposta ad assecondare la secessione dei ricchi vessillo trentennale di un alleato che gli stessi elettori settentrionali hanno ridimensionato nelle urne. Almirante si starà rivoltando nella tomba. Fratelli d’Italia che si promette erede della migliore tradizione unitaria nazionale e risorgimentale sin dal discorso della fiducia alle Camere, sembrerebbe cedere al pervicace tentativo della Lega di recuperare quella base di egoismo antimeridionalista che fece la fortuna della Lega lombarda di Bossi. Si sente poi ipotizzare una tassa sulle consegne a domicilio, efficiente ed efficace servizio a basso costo reso ad una larga parte della popolazione tra le più anziane al mondo oltretutto, una tassa odiosa che farebbe impennare ancor di più l’inflazione e taglierebbe inevitabilmente posti di lavoro che per quanto precari, sono comunque una risposta produttiva del mercato al RdC. Dalla destra conservatrice alla destra passatista, il passo è breve se non si recupera autorevolezza, visione politica di schieramento e  s’avvia in maniera intelligente, quell’auspicabile e necessariamente lungo processo di egemonia culturale da sottrarre alla sinistra che ha destrutturate e messe in crisi la coesione sociale e relazionale della società italiana. In economia dalla destra ci si sarebbe aspettati infatti, non una proiezione retrospettiva, ma una spinta alla modernità immaginando incentivi alle PMI del commercio capaci di alzare una seconda saracinesca sul web, aperta notte e giorno in concorrenza ad Amazon con agevolazioni fiscali degli utili digitali prodotti dai negozi fisici aperti da imprese commerciali fino a 25 dipendenti, ad esempio. Un governo consevatore tutela la cultura ed i valori tradizionali, non scende in campo economico per lottare contro il progresso e l’innovazione con il contante e le tasse sul commercio elettronico che recapita nelle case di noi montanari quei beni di consumo e di nicchia la cui disponibilità difficilmente il mercato di prossimità riesce ad offrire. Del progresso e delle nuove modalità distributive, bisogna che la destra se ne faccia promotrice.  Vogliamo che conquisti il mondo dei giovani italiani. Che li alletti con giudizio e fantasia non che li ricacci nella vecchia economia del baratto. Frenare lo sviluppo NON è nelle corde della destra. Fare dei fratelli d’Italia dei fratellatri odiosi che si raggirano, non è quanto si aspettavano gli elettori che da una vita sognavano un Presidente del Consiglio ITALIANO.

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