Finché internet ha tessuto la rete della grande bellezza andava tutto a gonfie vele. I Governi e le classi dominanti non eccepivano alcuna riserva. Digitale, connesso e cosmopolita, l’uomo nuovo prendeva forma nel mondo del futuro come l’avrebbero voluto. Bastava un clic per mettere tutti d’accordo sulla nuova economia senza confini e barriere anche quando la frequenza automatica degli algoritmi metteva in ginocchio interi settori del lavoro e della produzione di beni e consumi. Poi ad un certo punto la gente comune, quella massa che fatica e soffre quotidianamente per vivere, ha preso confidenza con lo strumento e si è mossa. Ha compreso che in rete poteva diventare protagonista. Si è informata, ha ragionato, ha rigettato ogni conformismo benpensante ed è diventata essa stessa radio, TV e giornali. Agili, veloci, pronte a smentire e confutare, le nuove testate fatte di ficcanti e capillari pagine facebook, twitter, blog, forum e siti internet, sono sfuggite al controllo della omologazione ideologica ed hanno preso a testate il potere. Dopo lunga gestazione le opinioni pubbliche finalmente libere da condizionamenti e pressioni ideologiche, hanno partorito Trump in America e la Brexit in Europa. Apriti cielo. Non piacciano alla gente che piace. Sono saltati i piani di egemonia e controllo del pensiero. Adesso il nemico numero uno è la rete che si è ribellata ai padroni. Divenuta matura, la rete non segue più le indicazioni e gli orientamenti imposti dagli illuminati che credevano di avere finanziato strumenti di governo globali, ma si riprende i clic e ritrova il suo destino naturale. Quelli che conoscono bene l’odio per averlo lungamente propalato nei vecchi mezzi di comunicazione e praticato nelle strade e nelle piazze, da qualche mese sono in allarme. Sentono che la rete si stringe al collo sempre più stretta, li incalza fino a soffocarli e smaschera le loro menzogne. Imbarazzati non trovano altri rimedi che la demonizzazione dell’arma letale che ha cambiato verso alla storia così come l’avevano predetta: il telefonino. Benedetto fino a portarlo sul Soglio di Pietro, ora anche Bergoglio dopo averlo usato per diventare la stella cometa dei miscredenti, chiede ai Credenti di gettarlo via perché non serve Dio.
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