in uno scontrino, tutte le menzogne ecologiste di Conte e Gualtieri

Impietosi, come solamente i numeri sanno essere. Basta leggere con attenzione un semplice, comune scontrino della spesa ai supermercati, per avere la prova certificata dei raggiri e delle manipolazioni propagandistiche a danno dei cittadini praticati dalla politica perbenista. Un Governo che si vuole ecologista e che non perde occasioni per sottolineare di aver fatto propria la difesa dell’ambiente con la riduzione delle plastiche ed il controllo sulle emissioni di anedride carbonica in atmosfera e che anzi addita le opposizioni come degli sconsiderati che avrebbero portato il paese allo sfascio economico, impone un regime IVA al 22%, massimo dell’aliquota, sulle sportine-bio, cioé sulle buste biodegradabili da trasporto dei prodotti alimentari che il consumatore sceglie alla cassa di acquistare disponendosi ad una ulteriore spesa, condizionato dal bombardamento incessante che mira a colpevolizzare i costumi alimentari e le scelte comportamentali di ciascuno. Basta uno scontrino per misurare tutta quanta la distanza che intercorre tra le belle parole spese a costo zero dalla politica e la buona fede dei consumatori/contribuenti che si aspetterebbero di vedere riconosciute la bontà e l’apprezzamento responsabile verso l’ambiente e che invece si sottopongono con l’inganno ad ulteriori condizioni di vera e propria vessazione fiscale predatoria costretti dall’iprocrisia di bellimbusti eretti a censori dei sentimenti e dei bisogni popolari. Nulla, meglio di uno scontrino, è capace di darle sul becco a Conte, Gualtieri ed alla puntigliosa quanto presuntuosa Von der Leyen, Presidente di quella Commissione UE che non perde occasione per scaricare sui conti dei cittadini comuni i costi delle raffinate, cervellotiche strategie dispiegate sull’intero continente al chiuso delle confortevoli stanze di Francoforte, Bruxelles e Strasburgo presidiate dai Governi della Merkel e di Macron. Poi qualcuno ancora si chiede i perché della fuga della Gran Bretagna dalla dittatura regolamentare UE. Non è lontano il tempo in cui il 31 gennaio prossimo venturo, sarà ricordato come festa continentale della liberazione.

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