De Magistris ha avuto un’ideona: innalzo al massimo Imu ed Irpef e sulle seconde case metto in ginocchio i proprietari. Tolgo ai ricchi per dare servizi ai poveri. Ehi, quanti ne passa? 5 euro, imperterrito urlerebbe il doganiere al turista in “non ci resta che piangere”. Ma “vaffanculo” gli risponderebbe il buon Massimo Troisi.
Irpef ed IMU alle stelle ma non basta, De Magistris minaccia di sforare il patto di stabilità. Il sindaco-doganiere, col malloppo che mette a bilancio vuole spendere e promette di sforare il patto di stabilità sui servizi garantiti dalla Costituzione. Per intenderci e far comprendere a chi non è del mestiere: vuole assumere. Vuole foraggiare a piene mani con ogni sorta di progettualità il terzo settore, ha premi a iosa da distribuire ai suoi dirigenti per risultati che alcuno è riuscito a toccare con mano insomma, nulla di nuovo potevamo aspettarci da un comunista travestito da giudice. Sapevano già i napoletani di votare un soggetto tarato ideologicamente, costretti dal vuoto della politica che NON ha offerto un’alternativa di persone semplici ed oneste che sapessero amministrare con buon senso e disinteresse. Poteva mai rinsavire una volta eletto chi è cresciuto nel mito che la ricchezza accumulata con lavoro e sacrificio è un furto? Riuscirà mai a comprendere un comunista che se tassi smisuratamente un proprietario di case in affitto NON aiuti i poveracci ma dai al “capitalista” una ragione in più per rivalersi sul suo inquilino che in nero sarà costretto a ripagare i maggiori oneri alla proprietà della casa in cui abita? Ma tanté, De Magistris sa che gli affittuari sono una minoranza trascurabile elettoralmente in Italia, appena il 15% residuale di famiglie infatti vive in locazione perché non è proprietario della casa in cui dimora. Sono pochi, niente se confrontati a quelli che scendono in piazza per opporsi alle discariche e poi essere assunti dalla nettezza urbana o ai servizi assistenziali. NON gl’interessano i poveri cristi, lui bada ai tanti furbi che reclamano e non pagano nulla. E’ un proletario De Magistris, ha infatti tanti figli politici d’accontentare ed i soldi non gli bastano mai. Agli stessi locatari che all’affitto da pagare sommano anche una salatissima Tarsu, interesserebbe molto ad esempio conoscere le reali cifre spese dal Comune per imbarcare la monnezza che il bravo Giggino non vuole bruciare a Napoli ma che fa bruciare agli olandesi. Vuole darci a bere che col metodo di smaltimento turistico dei rifiuti risparmia, che paga solamente 110€ a tonnellata. Non ha ancora chiarito però se questi costi comprendono anche il trasporto e le spese di sbarco nei porti olandesi o sono riferiti solamente al saldo delle spese d’incenerimento del pattume proveniente da Napoli perché diversamente, una tariffa di 4,42€ a mq che aumenterà quest’anno di un ulteriore 10% come se non bastesse la gragnuola di tasse ed imposte del governo, non trova altra spiegazione. Inoltre, il giggino doganiere, non ha ancora spiegato come avrebbe dovuto, i criteri coi quali ha selezionato sia la società di trasporto navale, sia la società di smaltimento all’estero dei rifiuti. Quando ci si fa scudo della trasparenza, della legalità e dell’equità allora anche un sindaco-doganiere è tenuto a dare risposte esaurienti non basta farsi acclamare dai seguaci questuanti. Fanno numero ma non ragioni! L’ideona delle tasse infine, gli sarà sembrata così eccitante che ha deciso di esigerle anche dai pochi turisti che arrivano in città. Praticamente non c’è turismo a Napoli ma quei pochi schizzofrenici che sfidano la sorte e fanno il giro turistico in autobus, oltre alla tassa rapine e scippi, nel paccotto troveranno anche il conto dell’albergo maggiorato coi saluti di benvenuto del sindaco-doganiere.
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