Renzi: dopo l’italicum, torneranno a contare le tessere nel PD

benito mussolini, tessera PDUn passo avanti e due indietro. Proprio così, pur di far passare l’italicum, Renzi si è detto pronto ad aprire una discussione perché chi ha una tessera del PD in tasca possa ritornare a contare. Si è anche detto pronto ad eliminare le primarie per l’elezione dei segretari regionali e disponibile ad aprire all’albo degli elettori. La ragione di questa nuova folgorazione sarebbe il premio di maggioranza che l’italicum assegna alla lista e non più alla coalizione con la conseguenza che il PD dovrà scoprire la sua vocazione maggioritaria e ridiventare un partito piuttosto che un comitato elettorale all’americana come l’aveva originariamente immaginato. Nella lunga intervista rilasciata a Damilano per l’Epresso, Renzi confessa di non riuscire ad aprire un canale di comunicazione con Bersani e di essere stufo delle critiche pretestuose che gli vengono mosse all’interno del PD semplicemente per marcare una differenza quando invece la sua linea politica ha saputo raggiungere sostanzialmente gli obiettivi che da sempre la sinistra si era posta come traguardi: doppio turno, preferenza di genere e maggioranza di voti nel paese. Astutamente rivela di guardare con piacere all’area di opposizione a sinistra che Landini sta catalizzando: se non avessimo nemici ed imbarcassimo tutti, finiremmo come l’Unione di Prodi. Par di capire che anche Salvini e Casa Pound gli vanno bene a destra come avversari, ma già altri commentatori c’erano arrivati: non li temo. Infine chiude sul partito anticipando che alle prossime elezioni il candidato alla Presidenza del Consiglio nel PD sarà scelto con le primarie anche se lui è premier uscente perché serve una forte investitura popolare. Cominci a prepararsi dunque nella minoranza chi vuole sfidarlo…

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