Di Maio spalle al muro, nulla vieta un nuovo contratto col PD per la Lombardi


Di Maio è con spalle al muro, se da una parte il senatore Airola l’avvisa ch’è pronto ad andarsene portandosi via il simbolo (quanto di più prezioso hanno nelle mani Grillo e Casaleggio per controllare il M5S), nel caso dovesse accordarsi con Salvini sulla miniTav; dall’altro non sono da meno le schiette allusioni della Lombardi, grillina della prima ora e consigliori di Zingaretti in Regione Lazio, già capogruppo alla Camera del M5S nella passata legislatura: nulla ci vieta di firmare un nuovo contratto di Governo col PD. D’altronde nel movimento la maggioranza dei cittadini è di sinistra. Dagli inceneritori alla lotta alla povertà ha più punti programmatici in comune col PD che con la Lega. E’ del tutto falso affermare infatti che fummo noi a scegliere di governare con la Lega. Il contratto fu offerto dapprima alla firma del PD, Renzi però si affrettò a rigettarlo. In Regione Lazio Zingaretti ha avuto modo di convergere su alcuni dei nostri temi e l’abbiamo sostenuto. Dovesse conquistare la segreteria del PD, nulla vieterebbe di rincontrarci anche al Governo nazionale…

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