le vie del Signore sono infinite, ora quella della Salvezza passa dal retro

Non uno di meno, perché siamo tutti figli di Dio insegnavano i Preti, quelli che un tempo facevano voto di castità ed impartivano lezioni di Catechismo della Chiesa Cattolica, Apostolica, romana ai giovani ed agli adolescenti che affollavano le Parrocchie. Oggi che i corsi per le Comunioni, le Cresime ed i matrimoni vanno deserti, l’astinenza non è più il rimedio proposto dalla Chiesa per continuare a vivere nella Grazia a quanti avvertono irresistibile lo sterile interesse a fornicare con il proprio stesso genere. E’ vero che le vie del Signore sono infinite, ma la chiesa di Bergoglio ha cancellato un altro comandamento: oggi la Salvezza può passare anche dal retro. Tranquillamente. Non c’è problema. Se ne faccia una ragione il povero Gandolfini, ultimo giapponese della famiglia fondata sulla copula biologica. D’altronde, le famiglie arcobaleno sono di casa in Vaticano. Che cosa resterà del Cristianesimo dopo questo Papa? Sono in tanti a chiederselo e sono tutti vecchi che hanno speso la loro esistenza in ristrettezze; in solitudine; spesso nel dolore; rassegnati alla sofferenza convinti di guadagnarsi la vita eterna come recitano le Sacre Scritture. Fresco, bello, attrattivo, è venuto poi a salvarci un Papa dalla fine del mondo  e ci ha spiegato che sono stati degli emeriti idioti a non godersi la vita. Che il Paradiso è per tutti, indistintamente. Che ce la possiamo spassare tranquillamente su questa terra e commettere ogni sorta di peccato perché a prescindere dal pentimento sincero, saremo perdonati. Chi ha avuto, ha avuto e chi avrà dato, ha dato. Dio si scorda del passato e ci porta in Paradiso comunque. La vita è una, godetela che dura poco sembra di capire dalla nuova dottrina. Carpe diem e sia lodato Gesù il Cristo. Sempre sia lodato. Francesco non ha tempo da perdere. Impossibile tornare indietro. La modernità incombe, il nuovo mondo è alle porte. L’occidente muore in grembo, solo ed abbandonato. Io non son venuto per condannare, ma per perdonare e darvi l’estrema unzione. 

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