Un’encomiabile malcostume

Farsi raccomandare dalla parrocchia è “encomiabile” scrive un Giudice del Tribunale di Napoli nella Sentenza Global Service che ha mandato assolti l’imprenditore Romeo e quattro assessori del Comune di Napoli tra cui un assiduo uomo di fede. Se un politico segnala un caso di bisogno NON commette peccato e soprattutto NON commette reato a leggere le conclusioni cui perviene questa sentenza.
Dunque, compito di un politico non sarebbe quello di ben amministrare nell’interesse esclusivo dell’intera collettività e di ben operare perché si creino le condizioni generali di sviluppo tali da ridurre e fronteggiare e nel caso di assistere al meglio le situazioni di disagio ma, avrebbe il compito di far assumere questo piuttosto che quel bisognoso a suo insindacabile giudizio, dall’imprenditore che ha in corso una gara d’appalto con l’Ente che amministra oppure che già lavora per l’Ente. Quindici anni di Berlusconismo hanno fatto scuola ed infatti, i servizi pubblici locali a Napoli come nell’intero meridione sono i più scadenti e costosi d’Europa, le perdite in bilancio gravano sulle spalle dei contribuenti e sono il naturale bacino elettorale di sindaci ed assessori che aiutano indefessamente i bisognosi. Si sa, a Napoli anche la Giustizia è di buon cuore ma ci chiediamo allora, quale sia il senso che assumono tante inchieste e rinvii a giudizio per voto di scambio se a Napoli, il buon cuore è un malcostume encomiabile anche quando l’assessore firma appalti per l’azienda e e ne ricava un vantaggio di tutta evidenza.

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