L’emulo di Berlusconi: ripulisco in 5 giorni!

Napoli è nuovamente sommersa dai rifiuti perché NON ha impianti sufficientemente capaci di smaltire l’enorme e variegata quantità di spazzatura che una moderna metropoli industriale espelle quotidianamente ed il neosindaco De Magistris emulando Berlusconi spavaldo annuncia: in quattro/cinque giorni ripulisco la città. Ma attenzione, la soluzione è giunta ad una svolta inedita: la monnezza la piazzeremo alle altre regioni, la bruceranno loro. In sostanza, questo sostiene il sindaco. Mentre Napoli si affiderà al nuovo metodo Pecoraro: niente discariche, niente termovalorizzatori, tutti i disoccupati diventeranno netturbini del porta a porta e se non dovessero bastare, saranno assunti anche gli ex detenuti. D’altronde non sarebbe poi una novità assoluta, anche il “compianto” sindaco Valenzi era solito compiere simili esperimenti sociali per assicurarsi un consenso bulgaro. La differenza è che ai quei tempi c’era il debito pubblico a finanziare le idee del sindaco partigiano che ci regalò il quartiere modello di Scampia, oggi ci penseranno i fondi UE e quando saranno finiti, i precari della monnezza chiederanno di essere stabilizzati dal Comune. Come Berlusconi paga il conto ai responsabili per tenere in piedi il suo governo così De Magistris è costretto a far pagare alla città il nuovo corso verde-Pecoraro che l’ha eletto sindaco. Resta di fondo una contraddizione macroscopica: Napoli è verde ma vuole che a bruciare il suo pattume siano le altre regioni.

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