La verità fa così male che conviene tacere

Sprechen verboten. Vietato parlare, pena una querela dal risarcimento milionario o peggio il discredito per aggressione. Non interessano gli elementi di verità in quella ch’è considerata “l’offesa”, ad avere la meglio è sempre la tesi ufficiale cioè, del più forte che non sempre coincide con un potentato economico molto spesso è semplicemente la linea della maggioranza. La verità fa così male in questa società di equilibri interessati ed ipocrisie di rendita che dev’essere taciuta. A ben vedere siamo un paese intimamente mafioso che ammazza, distrugge ed annienta pur di non cambiare ed avere garantita ciascuno la propria quota di rendita di posizione. La Giustizia arriva a non tenere in alcun conto ad esempio i dati oggettivi rilevati nel servizo comparativo di Corrado Formigli nel recente caso Fiat ma è anche nel caso Bolle, colpevole di aver descritto ed argomentato con foto uno scempio che invece per i partigiani della propaganda non esiste. Bolle, colpevole di lesa maestà ai danni dell’innominato De Magistris, ha scritto una verità verificabile da chiunque faccia un giro turistico per Napoli: i portici del San Carlo danno riparo ai senza fissa dimora nel disinteresse totale dell’Amministrazione. Apriti cielo, è scattato il dileggio sui social news animato dai militi della rivoluzione arancione. Se avesse scritto che le strade di Napoli sono sporche e piene di buche, che non c’è un’aiuola fiorita od una fontana zampillante od un autobus che parta in orario prima di aver sostato al capolinea per meno di 45′, l’avrebbero strozzato. Nei regimi dittatoriali non si può parlare ma almeno i treni sono puntuali, in quelli democratici si può parlare ma non devi offendere la maggioranza che trae vantaggi e rendite diversamente sei un pazzo che non merita di essere ascoltato.

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