Keynes e patrimoniale progressiva, il contro memorandum del PD al governo

Il partito democratico illustra per bocca del suo responsabile economico Fassina, un decalogo che si configura come un vero e proprio contro memorandum alternativo alle politiche di austerità imposte dalla Merkel che, a suo dire, risulterebbero insostenibili e sono destinate a far saltare l’euro. Il contro memorandum si ispira a Keynes e si muove tra due direttrici di fondo: project bond europei e patrimoniale progressiva in politica economica interna. Anche Fassina come Monti, ha fatto un giro di consultazioni in Europa ed ha trovato conferme alle sue idee: per abbassare lo spread ed attirare capitali bisogna crescere gli avrebbero detto alcuni responsabili di fondi d’investimento nella City e dunque, una volta al governo via agli euro bond perché come insegna Keynes è nei momenti di crisi che bisogna spendere mentre nelle fasi espansive, rigore ed austerità garantiscono la stabilità finanziaria. Anche per la campagna elettorale del PD il ritornello sarà: meno tasse, ma non per tutti. Il nostro è un programma di redistribuzione fiscale, avremo una patrimoniale progressiva NON una tantum ma fissa sui patrimoni superiori agli 1,2 milioni di euro ed il cui gettito sarà impiegato per abbassare il carico fiscale sul lavoro dipendente e sulle imprese. La sola minaccia di patrimoniale, sta convincendo sempre più italiani a portare i risparmi all’estero. Proseguendo di questo passo, Fassina finirà per ricredersi

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