Io sono Dio, NON avrai altro presidente all’infuori di me.

C’è una prepotente urgenza cui porre rimendio, ma NON è quella dei radicali che restano i soli a ritenerla tale e neanche quella del debito da abbattere e men che meno quella dello spread, NO. Qui bisogna che si chiarisca una faccenda: silenzio! nessuno mi può giudicare, sono un irresponsabile impunibile, chi crede in me sarà un democratico e per non indurvi in tentazione, cada il silenzio. Ho preso a cuore le disgrazie di un povero Cristo che s’è trovato invischiato con alcuni birbanti e non vuole si sappia in giro perché l’emozione potrebbe tradirlo. Fratello mio, quello che chiedi NON si può fare, dai retta a me: di fronte alle tavole della Legge, non c’è differenza che tenga tra il miserabile che telefona ed il potente che risponde. Ad ascoltare il vostro silenzio mi vengono molti dubbi ed allora, a scanso di equivoci, risparmiatemi i vostri fiori secchi che sanno di morte. Portateli altrove, qui ci sono dei martiri di giustizia, Santi per verità, luce di vita per generazioni che NON possono essere oscurate dalle tenebre e ferite dal silenzio.

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