Venti di guerra sulla Persia per coprire la crisi economica

I Nobel per la pace sollevano venti guerra sull’antica Persia. Israele è pronta a sferrare l’attacco, Obama minaccia e Cameron ha già promesso missili e truppe speciali contro i fieri persiani. Tutto muoverebbe da un rapporto che non dice nulla di nuovo su ciò che già si sapeva e cioè, che l’Iran possiede una quantità di uranio arricchito sufficiente a costruire la bomba ma non vi sono prove che ha in atto le procedure per farlo. Il sospetto, secondo Massimo Fini che di recente ha scritto anche un libro sul Mullah Omar ed è tra gli intellettuali italiani quello considerato più irregolare e filoislamista, è che l’occidente trovi nuovamente così come è stato per l’Iraq, la giustificazione ed il coagulo per rimuovere la crisi dagli orizzonti delle scelte e distogliere l’opinione pubblica dai problemi interni con una guerra. Ma l’Iran non è l’Iraq, è un popolo colto e fiero di 100milioni ed il rischio che una guerra possa ricompattarlo intorno al regime degli Ayatollah è reale ci mette in guardi Fini.

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