Sfrattati i poveracci, case ai potenti esentasse

…ed AVVENIRE risponde ai radicali ribattendo punto per punto le critiche e le falsità secondo la testata della Conferenza Episcopale circa la polemica sulle agevolazioni fiscali concesse al Vaticano. La Chiesa Cattolica paga tutte le tasse, guarda caso questa polemica ritorna nel momento in cui il Cardinale Bagnasco censura l’enormità dell’evasione fiscale in Italia, quelli che dovrebbero pagare lanciano accuse non documentate. Vorrebbero far pagare l’ICI alle mense della Caritas, alle case di accoglienza, agli Istituti d’istruzione cui sono esentati anche quelli che non operano sotto insegne religiose. Per gl’immobili in affitto o le strutture di ricezione alberghiera che generano reddito, la Chiesa paga l’ICI e l’IRES. Per quanto riguarda i mancati resoconti sull’8 per mille l’Avvenire ricorda che ogni anno la Chiesa compra una pagina sugli stessi giornali che l’accusano per rendere pubblico il bilancio d’impiego delle somme destinate dai contribuenti alla Chiesa Cattolica con le loro dichairazioni dei redditi. A noi però piacerebbe che Avvenire chiarisse il sistema di raccolta dell’8×1000 Irpef e segnatamente, ci piacerebbe che si chiarisse se risponde al vero che alla Chiesa sia destinato l’8×1000 anche per quelle dichiarazioni dei redditi che NON recano alcuna firma di assenso alla devoluzione. (Replica segnalata per dovere di completezza
il 29/08/11 ore 00:19)

Lunardi, Bertolaso i casi di Propaganda Fide hanno rivelato come dalle case di proprietà della Chiesa sono sfrattati i poveracci per finire nelle disponibilità dei potenti. Per questo immenso patrimonio nel 2005 il governo Berlusconi introdusse l’esenzione totale delle tasse dopo che l’anno precedente una pronuncia della Cassazione aveva stabilito che le attività commerciali anche se gestite da Enti Ecclesiastici, dovevano versare l’ICI e Ires. I radicali invitano ad un dibattito pubblico il direttore di AVVENIRE

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