PD, un partito non ancora OGM

Bersani scrive al Corriere della Sera e tra le righe si legge tutto l’imbarazzo ed il disagio che la recente cronaca giudiziaria procura al vertice del PD. Sottolinea però il segretario, che pur non potendo ritenersi immune da fenomeni corruttivi il PD ha una diversità politica da spendere per la riscossa civica del paese intero e con i suoi elettori che sinceri e disinteressati, si prodigano in nome dei valori e delle idee: il PD non si scaglia contro la magistratura come fanno altri e chiede ai suoi amministratori e rappresentanti in Parlamento colpiti da indagini od accuse di ritirarsi e lasciare libero il partito di compiere serenamente la sua azione nel rispetto delle Istituzioni la cui salvaguardia viene prima della condizione soggettiva. Severità innanzitutto verso sé stessi scrive Bersani, resta però il fatto che di Tedesco, già assessore della Regione Puglia, a Bersani era nota la seria vicenda giudiziaria che l’aveva costretto alle dimissioni dalla carica di assessore e nonostante ciò per salvarlo, l’ha fatto Senatore. E’ ancora lunga la strada per fare del PD un partito OGM.
Intanto Civati, il rottamatore lombardo, ritiene che per prevenire le tentazioni del potere bisogna che ciascuno impari un mestiere e non trascorra tutta la vita sprofondato in una comoda poltrona perché nominato da un partito.

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