NON può andare in galera, avrebbe detto Napolitano

vespa baciamano per BerlusconiStanno per arrivare ore drammatiche, il partito del pregiudicato pretende la grazia per il suo boss anzi, la grazia non può bastare, quello che gli necessita è un vero e proprio salvacondotto perché se nei prossimi mesi dovesse essere condannato anche per prostituzione minorile a prescindere dall’età, la gravità del reato prevede la restrizione in carcere. Non bastano i domiciliari per scontare la pena inflitta per questo tipo di delitti, se poi si aggiunge la recidiva. Un bel dilemma da risolvere anche per il Presidente della Repubblica: dovrebbe attingere infatti, il prediletto dagli italiani con una raffica di grazie, ma non può perché la legge prevede che il richiedente prediletto NON abbia carichi pendenti ed anche ammesso che gli si vogliano condonare tutti gli altri reati per i quali sono ancora in corso i processi, resterebbe sempre in sospeso il procedimento per la corruzione dell’ex senatore pentito De Gregorio. Porta a Porta col Quirinale, Bruno Vespa riferisce che Napolitano avrebbe detto: NON può andare in galera colui che ha dominato la scena politica italiana per venti anni. Ci sarebbe quindi, secondo questa pretesa, una sorta di diritto naturale che metterebbe i politici per il solo fatto di aver assunto la qualifica di rappresentate del popolo in una zona franca al riparo da ogni rischio di pena quale che sia il delitto di cui si macchiano. Altro che Repubblica Presidenziale, questa che si configura sembra essere una repubblica mafiosa dove i poteri dello Stato sono disinnescati e gli eletti entrano a far parte di una cupola sulla quale nessuno può sindacare. Dopo aver riferito le sue indiscrezioni di palazzo, Vespa si dice preoccupato perché gl’esiti delle condanne successive potrebbero portare all’espropriazione delle aziende di Berlusconi ed il paese cadrebbe in disgrazia, non riuscirebbe a sopravvivere pacificamente. Rassicuriamo il povero Vespa che noi vivremo benissimo in amore ed in accordo col nostro vicino comunista come sempre, anche se il suo padrone finisse dietro le sbarre.

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