I partiti han esaurito il loro ciclo, nascerà un nuovo patto sociale

la crisi finanziaria globale del 2008 ha segnato anche l‘esaurimento dei progetti politici di modernizzazione del paese che si erano imposti nella cosidetta II Repubblica. Risposte che sono pervenute alla fine del loro ciclo propulsivo perché inadeguate a fronteggiare i mutamenti profondi nell’economia senza frontiere del terzo millennio. Appaiono svilite sia la ricetta liberista dell’edonismo berlusconiano, sia il leghismo chiuso nel recinto del localismo, sia il socialismo riformista del PD di marca Craxiana. Nascerà un nuovo Stato leggero che sappia sintetizzare le istanze vitali della società, una società civile che non potrà solamente chiedere diritti ma dovrà compiere sacrifici nel nome degli interessi più alti della nazione. Un pò come accade in Germinia dove le cose funzionano perché c’è un grande progetto collettivo cui tutti partecipano a realizzare, è stato così ad esempio per la riunificazione. La guida di questo nuovo processo unitario troverà nella maggioritaria cultura cattolica del paese lo strumento per tradurre il progetto forte di aggregazione oltre i confini e le differenze.

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