I cinesi, piccoli e rossi lanciano la sfida alle coop e noi zitti sotto…

CS-IPER-YI-GOUIn rosso nella terra più rossa d’Italia, piccoli cinesi sono in moto perpetuo dalle 9 alle 20 tutti i giorni, parlano italiano e presto saranno italiani o meglio, avranno anche il passaporto italiano gliel’ha promesso Bersani. Potranno votare, cosa che non possono fare al loro paese. Finalmente potranno dire la loro tra Monti ed il CAV, di Bersani e Vendola hanno quasi un secolo di tasche piene, non sarà il caso. Nel frattempo vendono a prezzi stracciati e fanno concorrenza alle storiche Coop, hanno aperto un’Ipermercato alle porte di Ferrara il secondo, il primo fa affari d’oro da tempo ad Ancona. Sono gli IPER-YI-GOU, non si conoscono i titolari, i giornali formulano solo ipotesi in merito, ma oramai li abbiamo in casa, è già tanto se fanno gli scontrini fiscali. In altre realtà metropolitane, soprattutto a sud dove i porti son franchi ed i controlli magnanimi e di buon cuore, gli Iperbazar delle lanterne rosse sorgono vasti e numerosi nelle periferie degradate senza disdegnare i centri storici e le orde di clienti all’ingrosso possono acquistare tranquillamente esenti da bolli. Sono diventati italiani honoris causa. Da noi possono, a Pechino non s’azzarderebbero nemmeno a pensare di evadere IVA, Irpeg, Irap, Irpef ecc. Tutti tacciano, al Governo conviene così Prodi docet, nessuno controlla e chiude queste aziende. Provate voi poveracci diretti discendenti di Cesare Augusto ad aprire un buco per vendere caramelle: ASL, Comune, Guardia di Finanza, Equitalia, Camera di Commercio vi salteranno addosso e si mangeranno quel poco di capitale che avete deciso d’investire nella terra dei VOSTRI AVI. Guai a chi sgarra, non saranno tollerate furbizie, abbaia l’Ascom di Ferrara consapevoli che più di spargere sale nelle strade quando sono ghiacciate, non potranno fare. Tra qualche tempo, gl’italiani vivranno di finanza e servizi, i migliori, i più servizievoli perché al lavoro di produzione stiamo rinunciando, la fatica l’abbiamo appaltata tutta all’estero. Meglio non arrabbiarsi, BUON ANNO agli italiani figli di Dante da Sette Generazioni.

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