Grillo a Napolitano: NON sfiducia, ma in Parlamento

vignetta- grillo da NapolitanoIeri mattina Grillo è salito al Quirinale e per tutto il giorno è stato un susseguirsi di analisi, interviste, commenti pessimistici sulla formazione del nuovo Governo e preoccupazioni per le sorti dell’Italia. Lo stesso Berlusconi all’uscita dal colloquio col Presidente della Repubblica ha dato per certo che una delle forze maggioritarie uscite dalle urne si sia chiamata fuori e che quindi, l’unica soluzione percorribile per non tornare a votare sia quella di accettare la sua proposta di collaborazione per un Governo di “pacificazione”, che vorrebbe significare la possibilità dell’Italia di ripararsi dalla inevitabile tempesta finanziaria e per lui l’opportunità di continuare a tenersi al riparo dai tribunali. NON uno ha letto con attenzione quanto ha scritto Grillo sul Blog organo ufficiale del Movimento: “il M5S non accorderà alcuna fiducia a governi politici o pseudo tecnici…Il M5S voterà invece ogni proposta di legge se parte del suo programma”. Qui, dalle parti di Blogaccio, non abbiamo un editore a cui dar conto per fortuna e siamo soliti avere una chiave di lettura diversa per cui, ci diciamo ben contenti di “comprometterci” con le parole scritte ed esporci al rischio di una figuraccia: il M5S NON farà alleanze organiche, NON chiede per sé poltrone da Ministri e Sottosegretari punta invece a quelle di controllo che gli garantiscono una visibilità politica rilevante per il tipo di lavoro nel quale si sono “specializzati”. Alle forze politiche che gliele accorderanno (PD), sarà garantita in Parlamento la “NON sfiducia” tutte le volte che NON proporranno leggi vergogna. Su questa “chiarezza” fa affidamento Bersani che insiste per avere l’incarico, ma siamo in pochi ad averlo capito. Tra i pochi, abbiamo scovato in rete il prof. Giustiniani che con semplicità sottolinea due novità importanti del M5S: l’aver inteso la politica come servizio ai ceti meno abbienti piuttosto che alle lobby di potere e l’aver dato un contributo a far riscoprire la centralità del Parlamento come luogo deputato alla formazione delle Leggi che l’esecutivo è tenuto a far applicare. Guardate il breve video che segue:

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