Ciriaco per bocca di Giuseppe, se volete sapere che cosa penso del governo Renzi, andate a rileggervi l’intervento alla Camera di mio nipote. Risponde così alle domande impertinenti De Mita, un fiume in piena alla presentazione del libro di Goffredo Bettini e Pietro Ingrao: un sentimento tenace. Il discorso di Renzi al Senato è stata una recita secondo De Mita, ha fatto “l’elenco dei problemi, ma non ha indicato le soluzioni”. Lui invece sì che s’intende di politica e soluzione dei problemi, basti pensare al terremoto dell’Irpinia per avere una prova di come si risolvono concretamente le faccende. “Renzi si è circondato di nove donne che non sanno di cosa parlano”, continua il Ciriaco irpino convinto di parlare in lingua italiana, poi si lancia in una scommessa: il governo “Renzi cadrà a maggio dopo le europee”; siamo agli ultimi giorni della democrazia perché i partiti sono finiti. Stranamente concorda con Grillo e lo stesso PD, sottolinea, non può arrogarsi il diritto di dettare l’agenda delle riforme visto che tra M5S ed astensione, la metà degli italiani mostra disinteresse ed il PD rappresenta solamente il 17% della popolazione. In effetti il Governo Renzi ha circa 2 settimane per trovare le coperture e far quadrere i conti da presentare in Europa con tagli e riforme fatte tali da spuntare un allungamento dei tempi sulla riduzione del debito ed il pareggio di bilancio previsti dal Fiscal Compact recepito in Costituzione. Ai 10 miliardi per ridurre il cuneo fiscale, bisognerà aggiungere anche le risorse per il “job act”, si punta su Cottarelli che ha promesso di portare a 5 miliardi per il 2014, su di un totale di 32, i tagli alla spesa. Sussidi per tutti i lavoratori che perderanno il posto, ma bisognerà che avvisi i Sindacati ed i datori di lavori se pensa di finanziarli con le risorse della cassa integrazione in deroga, da lì infatti attingono già loro a piene mani. Basterà un tweet in tedesco per convincere la Merkel?
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Già nel titolo sta il neo più evidente.
Questo governo fatto di uomini e donne in egual misura mostra apertamente con quanta colpevole superficialità sia stata ostentata, a scapito della qualità, una scelta che avrebbe dovuto essere seriamente politica.
Renzi ha dato un puerile “contentino” al mondo in femminile sperando in tal modo di “piacere” a tutti e non si è accorto, invece, di essere entrato nel ridicolo più pacchiano.
erie5