Merkiavelli, principe mitteleuropeo

MerkiavelliMerkel è senza rivali. A tre settimane dal voto la SPD somiglia molto da vicino al nostro PD: non ha proposte alternative e rassegnata già si arrovella nella disamina dei motivi e delle ragioni che la porteranno alla sconfitta. Qualcuno però in Germania rimpiange le chiacchiere senza costrutto degli italiani ed accusa la Merkel di aver spoliticizzato la Germania dove in pratica tutti pensano che Angela non ha alternativa e questa circostanza preoccupa non poco perché si osserva, dall’antipolitica mai niente di buono è venuto sia all’Europa, sia alla Germania. Tanto amata in Patria, quanto odiata all’estero Merkiavelli s’avvia incontrastata al terzo mandato consecutivo unico capo di governo in tutta l’Unione a godere di unanime consenso. Il segreto del suo successo è da ricercare nell’abile capacità di chiedere poche rinunce ai suoi connazionali ai quali sapientemente somministra pillole di socialdemocrazia compensate da liberismo sfrenato preteso dai suoi partners europei. Nelle stanze e nei corridoi di Bruxelles si dicono però convinti che dopo gli esiti positivi delle elezioni Merkiavelli non rinuncerà all’ambizione inconfessabile di entrare nei libri di storia come fu per il suo maestro Kohl artefice della riunificazione e compirà l’ennesima svolta rilanciando il sogno romantico neo-mitteleuropeo.

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