Cervelli in fuga, manovali in arrivo

fuga-dei-cervelli - manovali in arrivoQuanti ne passano“, Presidente? Si può immaginare di averli tutti qui? Se almeno conoscessimo a quanti milioni d’arrivi è prevista la chiusura delle frontiere potremmo riprendere a sperare in un futuro di sicurezza, sembra invece che NON si voglia mai dire basta. Australia, USA, Canada, Svizzera programmano i flussi di accoglienza e una volta raggiunta la soglia limite poi si dichiarano indisponibili ad ulteriori visti. Le stime calcolano in cinque milioni le presenze irregolari, altri cinque sono i milioni di residenti regolarizzati, gli italiani sono arrivati al punto di temere di poter discutere liberamente dei fatti di casa loro, ma ne hanno piene le tasche di certa retorica mondialista. Svuotare i paesi in via di sviluppo della loro maggiore ricchezza: la giovinezza, è la maniera giusta per promuovere la democrazia e lo sviluppo dei popoli? O piuttosto non siamo altro che in presenza di un gretto ed opportunistico disegno di una parte politica che spera di allargare con simili espedienti la propria base elettorale? Parlare d’integrazione quando i numeri superano la decina di milioni è del tutto ipocrita, più corretto sarebbe dire di aspirare all’estinzione culturale soprattutto in virtù della semplice osservazione che lasciando scappare i nostri migliori cervelli per fare spazio a frotte di manovali, ad impoverire il pensiero saremo noi ed il rischio che la civiltà greco-latina per millenni la sola luce che ha guidato il mondo verso il progresso, soccomba schiacciata dal peso preponderante di costumi e tradizioni impermeabili, diventa reale e grave. Fiumi di parole scorrono sulla stampa e su tutti i mezzi d’informazione internazionali cercando di dare una spiegazione al fatto che gli italiani continuano imperterriti a dare fiducia a Sivio Berlusconi, nonostante siano a conoscenza delle sue assurde condotte eppure, alcuno pone l’accento sul fatto che quella fetta di “moderati” fluttuanti che determina la vittoria di uno schieramento piuttosto che l’altro ad ogni consultazione elettorale, non riesce a votare PD proprio perché indissolubilmente condizionato dalla sinistra anacronistica sui temi dell’immigrazione. Renzi in proposito è un’eccezione troppo criptica ed i motivi del suo ermetismo sono da ricercare nella paura degli italiani di parlare liberamente circa la propria sopravvivenza.

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