La sovranità usurpata è tornata al popolo

Con la cancellazione del legittimo impedimento la sovranità è tornata al popolo ed è stata sottratta a colui il quale l’ha usurpata con le leggi ad personam assumendo per sé un diritto di rappresentanza che non ha più perché le sue politiche dell’ingiustizia sono state bocciate in maniera schiacciante. Ora dovrà essere stilata una nuova agenda politica imposta dal voto e non dai guai di Berlusconi. I primi due anni di legislatura sono stati occupati dal tema della giustizia, una falsa urgenza che riguardava un solo uomo e se non vi saranno conseguenze sul governo come dichiara Paniz dopo gli esiti del refendum, con il verdetto delle urne NON deve e NON ha più titolo ad occuparsi di giustizia breve, d’impedimenti, d’intercettazioni da impedire, di liste testimoni e prescrizioni brevissime. NON ha solamente perso il consenso diffuso che reclamava come unico giudice ad ogni legge che violasse il diritto per conservare i suoi abusi, è stato completamente delegittimato a governare. Il giudizio perentorio in tema di giustizia come in tema di politica energetica ed industriale è uscito chiaro ed univoco dalle urne. NON è pensabile, come già accaduto in passato, che gli esiti del referendum siano “traditi” e si ritorni surrettiziamente a proporre una riforma della giustizia così come una deregolamentazione del mercato dei servizi locali che di fatto reintroduca ciò ch’è stato cancellato. DOBBIAMO VIGILARE perché ciò NON accada.

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