Un Mario politico sostituirà il Mario tecnico?

A dispetto dei commenti quest’articolo sull’audizione di Mario Draghi alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento Europeo c’è piaciuto molto. E’ il solo pezzo sul tema che coglie gli accenti critici del Governatore BCE sulle politiche del governo tecnico di Monti. Giovanni Del Re intravede in quelle parole pronuciate fuori dagli schemi tipici del tecnicismo un profilo politico di Draghi e si domanda che cosa ci possa riservare in futuro lasciando balenare al lettore l’ipotesi di Mario Draghi Presidente del Consiglio. Le critiche che muove il Governatore da Bruxelles al Governo Monti sono state quelle di non aver tagliato la spesa corrente ma di aver scelto la strada più facile per fare cassa, quella delle tasse, sempre più tasse senza preoccuparsi minimamente degli effetti recessivi. E’ stato talmente convincente che pare anche frau Merkel, der kanzler von Deutscheland stia sulla strada buona per convincersi che l’immobilismo debba far posto alla dinamismo economico per salvare l’Europa dalla disgregazione della sua Unione monetaria. Un punto però resta irrunciabile per il Cancelliere tedesco: riforme e non debito per crescere. Cioè, meno spesa pubblica dunque meno servizi e meno assistenza ma più soldi nelle tasche da spendere per chi li avrà, il restante si attaccherà allo strassebahn

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