Il Belgio è già padano

La crisi più lunga del mondo, il Belgio è diviso in due con i fiamminghi che rivendicano la secessione del ricco nord perché lo Stato è fallito, ed il sud francofono, considerato palla al piede dove ad avere la maggioranza sono i socialisti. Non riescono a trovare un accordo insieme e formare una coalizione di governo.
Se non fosse per la lingua e per quel filo di cattolica solidarietà che ancora resiste, tante, troppe sarebbero le similitudini con l’Italia. In Belgio il federalismo ha dato vigore e forza all’aria territoriale con maggiori spinte centrifughe rimarcando le disomogeneità non solamente culturali ma soprattuto economiche e le rivendicazioni egoistiche. In Italia dobbiamo notare che la Lega, pur al Governo, non ha cancellato dallo Statuto del movimento il fine del raggiungimento della “libertà della Padania” con strumenti democratici, è scritto. In quest’ottica, potrebbe il federalismo essere una tappa ulteriore alla realizzazione del progetto da cui l’alleanza col PDL ma anche l’ipotesi più volte avanzate dal fronte di sinistra nel corso della lunga storia politica del movimento per l’indipendenza della Padania, troverebbero una chiave interpretativa speculare. Grazie al ragguardevole consenso elettorale, la Lega è riuscita a rompere l’isolamento ed a diventare interlocutrice unica delle forze ancora sterilmente impegnate nelle dispute parlamentari, disposta a far sua ogni posizione pur di riuscire a smontare pezzo per pezzo, in quella che si configura come una lunga agonia, le ragioni ed i motivi che reggono o reggevano lo Stato Unitario. Più alcuno avverte questo pericolo perché si pensa di aver definitivamente cooptato il movimento d’azione politica elevandolo a rango di Governo. Dopo il federalismo, il passo ulteriore sarà la macroregione del Nord così come l’aveva immaginata Miglio poi, cominceranno a nascere i ministeri “padani” che via via svuoteranno di competenze quelli romani ed infine ogni sviluppo sarà possibile evidentemente, in un simile scenario tutto diverrà plausibile. La debolezza delle forze politiche nazionali, i limiti dei loro schemi parlamentari perfettamente compresi dalla Lega ed utilizzati opportunamente ora con l’una, ora con l’altra a seconda dei momenti, gli permetteranno di massimizzare i risultati, diverranno lo strumento democratico che porterà allo sfaldamento finale che troverà nelle regioni dell’Europa centrale come la Baviera ad esempio, un’interessata sponda. Più volte il compianto Cossiga aveva messo in guardia da certe simpatie tedesche.

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